Dall’odio di Galileo Galilei per la neve allo stupore di Foscolo durante il nubifragio “benedetto” del 1800, fino all’alluvione del ’66, al gelo dell’85 e alla tempesta di tramontana del 2015. La tranquilla Firenze nasconde storie meteo turbolente.
Il clima รจ una media, il meteo un episodio. Cosรฌ la mite Firenze annovera anche episodi di tempo estremo. In tempi passati ne sono stati testimoni anche Galileo Galilei e Ugo Foscolo.
1. Nevicate dellโinverno 1641-1642
Gli inverni del โ600 sono ricordati come i piรน freddi nella storia della cittร . In una delle ultime lettere scritte a Elia Diodati, lo scienziato Galileo Galilei, rinnegato e bandito dalla Chiesa, raccontรฒ all’amico dell’incredibile nevicata che aveva sommerso tutta la cittร di Firenze il 20 ottobre del 1641.
Una coltre spessa piรน di 2 palmi che aveva stroncato gli alberi ancora vestiti del loro fogliame e costretto il Granduca Ferdinando II a provvedimenti straordinari per la cittร . Ne seguirono giornate di gran gelo, impensabile per quel mese!

Galileo non amava la neve, odiava i ventosi e gelidi inverni fiorentini e cosรฌ interpretรฒ l’enorme nevicata fuori-stagione quasi come un presagio di morte. Si spegnerร , solo e abbandonato, nella freddissima giornata dell’8 gennaio del 1642. Poche settimane dopo, il 3 febbraio 1642, Vincenzo Viviani, giovane matematico allievo di Galilei, appuntava sul suo diario: โโฆ e appena dentro le alte Mura imponenti della cittร la nevicata divenne turbinosa e accompagnata da tuoni fragorosi che echeggiavano minacciosi tra le ombre dei grandi Palazzi e delle grandi Chiese. Fino al buio della sera la neve cadde in si di cotanta abbondanza da ricoprire le ruote dei carri e le porte delle botteghe fino a metร . E poi il vento impetuoso e la polvere di ghiaccio proseguirono ancora a modo di tempesta. Le strade e le piazze si riempirono di uomini e ragazzi muniti di torce, in gran daffare di pale e mazze e sacchi e carretti per cercare di eliminare l’ingombro eccessivo della neveโฆ ma da dove questa veniva tolta o spostata il vento la rimetteva e altra ne cadeva giรน dai tetti, a mo’ di rovescio. Fu quella, di San Biagio, la quarta o quinta nevicata e di gran lunga la piรน corposa, di quell’inverno gelido e continuamente perturbato, finanche l’Arno che per tante settimane sparรฌ tutto per intero sotto una spessa barra di ghiaccio forteโ.

2. Tempesta del 18 luglio 1800
Ugo Foscolo aveva 22 anni quando arrivรฒ per la prima volta a Firenze (da gennaio fino a settembre del 1800), in qualitร di Ufficiale della Cisalpina. Giusto il tempo per assistere a un evento meteo piuttosto estremo.
“Nel pomeriggio del 18 luglio 1800 un imponente e bruttissimo temporale si annuncia in direzione della Piana di Prato e Pistoia. In breve il fronte delle folgori raggiunge Firenze e il suo Contado. Per oltre due ore, che parvero interminabili, sotto un cielo irreale, impressionante, la cittร viene bombardata dai fulmini… ma non vi cade una sola goccia di pioggia”.
La tempesta elettrica innesca una catena di incendi tra i fienili della pianura e i campi sulle colline. Il bestiame รจ in preda al panico, i contadini cercano di fronteggiare invano il dilagare delle fiamme tra le sterpaglie. Le torri e i campanili della cittร suonano le loro campane. Incombe la tenebra.
“Dopo tanto raccapricciante frastuono… quando oramai gli incendi circondano il perimetro esterno alla cittร e assediano i borghi delle periferie, finalmente, arriva la pioggia. Un muro d’acqua sguaiata, preceduto da furiosi vortici di vento, piomba da ovest! Sarร il diluvio tanto atteso che libera i fiorentini dal terrore delle fiamme!
Da allora quel super-temporale estivo sarร ricordato da alcuni fiorentini come la tempesta “benedetta” per aver posto fine all’incendio.
3. Alluvione del 4 novembre 1966

Lโevento meteo che piรน resta impresso nellโimmaginario fiorentino si realizzรฒ a causa di due particolari condizioni. Negli ultimi giorni di ottobre, fino al 2 novembre 1966, lโAppennino era stato coperto da abbondanti nevicate oltre i 1000 mt. Tra il 2 e il 3 novembre una profonda saccatura nordatlantica affondava tra la penisola Iberica e la Francia fin verso le coste nord Africane, richiamando intenso scirocco e forti piogge sulla Toscana, oltre a un innalzamento delle temperature. Lo scioglimento della neve in montagna, unito alle fortissime precipitazioni (temporali auto-rigeneranti) furono le cause che determinarono una piena storica dellโArno.
4. Gelo del 12 gennaio 1985

Una straordinaria ondata di freddo interessรฒ tutta Europa a partire dai primi giorni di gennaio del 1985. In quellโoccasione anche Firenze fu investita dal gelo. LโArno ghiacciรฒ completamente e la temperatura toccรฒ un minimo storico mai piรน raggiunto. Il 12 gennaio la colonnina di mercurio segnรฒ โ 23ยฐC alla stazione di Firenze Peretola. Un dato straordinario, legato anche alla posizione โesternaโ della stazione meteo rispetto alla cittร . Quella dellโOsservatorio Ximeniano, presso il Duomo, toccรฒ infatti โsoloโ i meno 11ยฐC, a dimostrazione di quanto influisca sul calo notturno lโeffetto albedo e lโinversione termica fuori dalle mura.
5. Vento del 5 marzo 2015

Per Firenze questo giorno di inizio primavera รจ stato un โdelirio ventosoโ. Una tempesta di tramontana, innescata dal passaggio di una profonda bassa pressione, ha provocato un numero inquantificabile di danni. Sono stati superati anche i picchi massimi della tempesta del 14 novembre del 2004. Di seguito le raffiche piรน intense.
Rifredi (Torre-MEF): 161.2 kmh.
Istituto-Geografico centro-storico: 138.8 kmh.
Firenze Oss. Ximeniano centro-storico: 130 kmh.
Il clima di Firenze
Cittร dโarte in riva allโArno e capoluogo della Toscana, Firenze si trova in una conca pianeggiante ai piedi dellโAppennino a un’altitudine di 50 mt. Ha un clima temperato di tipo Mediterraneo, con estati calde e inverni umidi con brevi episodi di gelo. La relative lontananza dal mare, lโorografia e lโisola di calore urbana la rendono spesso una delle cittร piรน calde d’Italia tra giugno e agosto. Dโinverno invece non di rado le temperature minime scendono sotto lo zero, a causa dellโinversione termica. Primavera e autunno sono stagioni piacevoli di transizione, variabili e con piogge ben distribuite.
Firenze ha un buon soleggiamento rispetto alla media italiana. In estate il cielo รจ spesso sereno, mentre in inverno possono verificarsi periodi di cielo coperto quando manca il ricambio dโaria che segue le perturbazioni (non รจ rara la nebbia mattutina). La cittร puรฒ essere esposta a forte tramontana, che rasserena il cielo ma spazza la vallata urbana con violenza quando i venti da nordest si addossano allโAppennino emiliano per poi irrompere sul versante toscano.
Previsioni meteo
Lorenzo Pini