Foto di Simone Cicalini.
Il 1 marzo del 2018 resterà negli annali della meteorologia in Toscana, per un fenomeno di gelicidio più unico che raro. Dopo un’ultima settimana di febbraio con freddo siberiano, la notte del 1 marzo un’intensa perturbazione atlantica scorre sul cuscino freddo preesistente provocando fitte nevicate fino all’ora di pranzo su tutte le zone centrali della regione. Fin qui niente di così eclatante.
Nel pomeriggio le correnti si dispongono da scirocco e il cielo si tinge di rosso a causa del pulviscolo sahariano nell’atmosfera. L’aria in quota è molto calda, tanto che piove anche a 1500 mt di altitudine. Ma in basso, letteralmente incollata al suolo, resiste una pellicola gelida, con temperatura sottozero. In pratica l’aria più calda vi scorre sopra senza scalfirla. Ecco così che un intenso gelicidio, pioggia che congela al contatto col suolo, si verifica in un’area compresa tra colline metallifere e il Volterrano. In queste zone, in una fascia altimetrica compresa tra i 300 e i 700 mt, piove con meno – 0.5 C. Inoltre, nel ghiaccio che si forma resta intrappolata la sabbia del Sahara. La neve diventa rossastra. Di seguito le foto a cura del reporter Simone Cicalini, da Casole d’Elsa (SI).