Mentre a Cortina va in scena la montagna griffata e “sfregiata” da piste da sci, impianti e strade olimpiche, sul palcoscenico alpino di Sospirolo (Belluno) sale la montagna dolce, consapevole, rispettosa e silenziosa, quella del Cammino sospirolese: 90 km di sentieri, 10 percorsi segnati, mappati e manutenzionati con cura come il giardino di casa. Se valutiamo lโindotto e gli interessi in gioco che รจ in grado di muovere la montagna olimpica, la prima scena non รจ nemmeno paragonabile alla seconda. E non solo per la notorietร del nome. Tra i due palcoscenici alpini cโรจ un abisso che li divide, sono agli antipodi.
A Cortina va in scena il passato e a Sospirolo il futuro.
Gli attori a Cortina sono impiantisti, politici, finanzieri, albergatori, a Sospirolo invece sono tutti attori โdi stradaโ, tutti volontari: operai, impiegati, studenti, senza parcelle, appalti e rendite. A Cortina si continua a portare la cittร in montagna offrendo il luccichio di nuovi negozi, le file del traffico, affitti e conti esagerati come nelle cittร da cui si fugge; invece a Sospirolo si promuove lโanima dei luoghi, la conoscenza e il loro rispetto, offrendo silenzio, natura e quel poโ di fatica che serve per entrarci dentro.
A livello di accoglienza, abbiamo grandi alberghi da un lato e b&b e un rifugio alpino dallโaltro. A livello di viabilitร , circonvallazioni, strade bypass, funivie e seggiovie, sistemi intelligenti di smart road per il controllo del traffico da una parte, e dallโaltra invece ponticelli in legno, muriccioli a secco ricostruiti, sentieri ripristinati e un sito web fatto in casa con i semafori a dirti se quel sentiero รจ percorribile oppure no.
La differenza fra i due modelli รจ evidente.
Da una parte lโindustria del turismo dello sci sopravvive con i finanziamenti pubblici (il divertimento per pochi con i soldi di tutti) e ha sempre bisogno di ammodernarsi e di investire in cannoni sparaneve, perchรฉ il riscaldamento climatico morde piรน della concorrenza del vicino Alto Adige.
Dallโaltra parte, invece, il modello del Cammino sospirolese abbraccia il turismo leggero con una gestione flessibile e artigianale, fa della lentezza sui sentieri abbandonati la propria ricchezza, crede nel cambiamento e in nuove forme di accoglienza e di fruizione della montagna, capaci di creare il futuro per questโarea.
Si capisce che il Cammino sospirolese รจ prima di tutto unโesperienza ed รจ costruito attorno allโospite che diventa protagonista e non spettatore.
Il contatto con la popolazione รจ parte dellโesperienza, infatti camminatori e locali sono invitati a incontrarsi e a dialogare lungo il percorso, nei piccoli centri abitati, nei bar, nelle strutture di accoglienza. Il turista camminatore immerso dentro i luoghi del Cammino, impara a comprenderli e amarli. Venerdรฌ scorso ho seguito con attenzione e ammirazione la presentazione del Cammino sospirolese. Per me questo รจ il modello ideale per il turismo della Val Belluna: investire sul turismo del camminare come il principale โprodotto dโareaโ.
La rete dei sentieri della montagna di mezzo della Val Belluna, in destra e sinistra Piave, integrata con le ricchezze culturali รจ una grande risorsa per attrarre nicchie di turisti sempre piรน in crescita in cui lโesperienza del camminare รจ la principale motivazione al viaggio. Poco sopra ho definito gli ideatori del Cammino sospirolese come attori โdi stradaโ, nel senso che costruire un prodotto turistico non รจ il loro mestiere, ma la qualitร dellโidea e la proposta organizzativa รจ di primissimo livello, tantโรจ che suggerisco ai responsabili del consorzio turistico dโarea e quanto rimane della DMO, nonchรฉ ai super esperti di turismo nominati dalla Provincia di Belluno e la Provincia stessa e ormai che ci siamo anche la Regione Veneto, di farsi un giro a Sospirolo e dare una occhiata a cosa stanno facendo gli amici del Centro Studi Montagna Sospirolese. Cโรจ tantra roba da imparare.
Teddy Soppelsa

Foto di copertina: le Gene della Valle del Mis, percorso “D” del Cammino sospiroloese
https://www.camminosospirolese.org