Itinerario in Appennino tra le province di Massa-Carrara e Reggio-Emilia. Passo del Lagastrello, Rifugio Sarzana e Lago di Monte Acuto al mattino. Comano e Camporaghena nel pomeriggio.
Il “Passo del Lagastrello” รจ un antico valico della Lunigiana, tra le province di Massa Carrara e Reggio Emilia, posto a 1.198 mt di altitudine. In passato era conosciuto come “via del Sale”, utilizzato dai mercanti fino all’Ottocento come transito merci dal mare verso Parma. Un passo poco conosciuto e poco trafficato da quando esistono i valichi della Cisa e del Cerreto. Sono salito quassรน in macchina il 12 dicembre 2019. La notte precedente era caduta un po’ di neve a causa di una perturbazione nordatlantica seguita da aria fredda.

La SP74 per il Passo del Lagastrello
Dalla Lunigiana (quindi versante toscano) la strada da seguire per raggiungere il Passo del Lagastrello รจ la SP74: Aulla, Licciana Nardi, Varano, Tavernelle. A ogni abitato la temperatura scende di 1 ยฐC e presto la strada รจ bianca di neve e ghiaccio. In cima al passo ci sono circa 15 cm, niente di eccezionale, quanto basta per lasciare la macchina e proseguire a piedi senza ciaspole.

In fondo al ponte che attraversa la diga (Lago Paduli) in cima al passo, sulla destra, parte il sentiero 659 verso il Rifugio Sarzana (1580 mt) e il lago di Monte Acuto.

La temperatura รจ di – 3ยฐC, la neve farinosa. Ad ogni passo che faccio la testa รจ piรน leggera. Miracoli delle neve. Benessere. Candore. Silenzio. Natura. Un’ora e mezza per raggiungere il Rifugio Cittร di Sarzana, con il cielo che si schiarisce proprio al momento giusto sul lago di Monte Acuto ghiacciato.


Subito a nord del Rifugio Sarzana, l’Alpe di Succiso (2.017 mt) รจ la vetta piรน alta di quest’area e una delle maggiori dell’Appennino settentrionale. Vedo turbinare il vento sul crinale. Torno indietro e mi rimetto in viaggio, stavolta in macchina. Per ora non ho incontrato neanche una persona e mi piacerebbe scovare qualche storia tra gli abitanti di quassรน.

La SP25 dal Passo di Lagastrello a Comano
Una strada che consiglio assolutamente, per il panorama che offre, รจ la SP 25 che dal Passo del Lagastrello scende a Comano. Oggi รจ innevata e servono gomme da neve e molta attenzione, perchรฉ รจ stretta. Ormai il cielo รจ sgombro, il tempismo della perturbazione ha reso perfetta l’escursione. Neve notturna, schiarite al mattino, sole limpido pomeridiano: il massimo. La geografia di questa parte di Lunigiana รจ questa: Alpe di Succiso che domina a nord, i Groppi di Camporaghena a est, tutte la Apuane controluce a ovest.

La discesa รจ ripida come rapida รจ la neve a sciogliersi in questo versante esposto a sud. E nel passaggio da bianco a giallo a marrone e infine verde i ruderi dell’abitato di Groppo San Pietro sono puro romanticismo delle rovine.


Il pomeriggio sta per finire e l’ombra della valle inizia a risalire i pendii. L’ultimo raggio tocca ai paesini di Torsana, disabitato in inverno e a Camporaghena, abitato stasera da una persona ma ufficialmente da una ventina.

E’ proprio quell’unica persona, Giancarlo, ad accompagnarmi tra le vie. Insieme a Maurizio hanno aperto a Camporaghena il B&B Viandanti, Artisti e Sognatori. Una sfida, un sogno o una follia? Senz’altro un posto che vive e resiste. Al di lร della bellezza della struttura, un simbolo di chi non si arrende. L’Appennino della Lunigiana si svuota nel silenzio di tutti. Le case crollano. I giovani non si vedono. Gli impianti di sci sono lontani. Eppure la natura intorno รจ tra le piรน straordinarie della Toscana.


Gli ultimi 5 minuti nel paesino li passo a guardare i portoni delle case fuori. Sopra alcuni sono scolpite facce bizzarre. Si chiamano “facion” e la loro funzione era quella di scacciare gli spiriti maligni dalle case.
