Trieste, affascinante città di confine, ha nel vento di bora uno dei suoi tratti identitari. Ma come nasce e da dove proviene questo vento? Come influisce sul carattere degli abitanti? Nell’articolo anche consigli su cosa leggere, film e una ricetta speciale.
La bora è un vento catabatico (ovvero che acquisisce forza scendendo dall’alto delle colline verso valle) e soffia nel golfo di Trieste con direzione E-NE. È un vento discontinuo, soffia cioè a raffiche (refoli) talvolta violente. Viene chiamata bora scura in presenza di cielo coperto, pioggia o neve oppure bora chiara se il cielo è sereno.
Una vignetta di Josè e Renzo-Kollmann La bora in un dipinto di Livio Rosignano

I triestini la amano e la soffrono allo stesso tempo, è un elemento essenziale per questa città: con la bora la luce diventa cristallina, il mare schiaffeggiato acquista riflessi e sfumature uniche. D’inverno le sue sferzate lasciano senza fiato.
La bora ha un’energia che elettrizza, non a caso nel dialetto locale l’espressione imborezà indica un soggetto agitato ma non in senso negativo, perché la bora è allegria, è leggerezza, è bellezza assoluta.


A Trieste la Bora si è meritata un museo. Conosciuto anche come Magazzino dei Venti, lo spazio ha aperto nel 2004 in via Belpoggio 9. museobora.org
Il clima di Trieste
La città di Trieste e il suo Golfo godono di un microclima del tutto particolare, la maggior parte delle volte ignorato dai siti meteo nazionali, che per le previsioni utilizzano i dati rilevati dalla stazione meteo dell’aeroporto Ronchi dei Legionari, a ben 40 km dalla città e appartenente a una zona climatica del tutto differente rispetto al centro.

Nella percezione delle persone Trieste è identificata con freddo e vento, ma ad eccezione dei giorni di Bora associata a irruzioni artiche (può capitare in media 2-3 volte a inverno), il clima di Trieste è mite rispetto ad altre località del Nord Italia poste alla stessa latitudine. Le acque dell’Adriatico infatti mitigano molto le temperature, in particolare quelle minime, che raramente d’inverno scendono sotto lo zero. E anche le montagne del Carso, alle spalle della città, funzionano come un riparo naturale rispetto alle correnti più fredde, rendendo Trieste una delle città con il miglior clima e soleggiamento d’Italia. In piena estate Trieste è una città molto calda, con l’acqua del mare che tocca valori ideali per i bagnanti.
Cosa leggere su Trieste e la Bora? I consigli di Meteotrip
- Trieste sottosopra: quindici passeggiate nella città del vento di Mauro Covacich (Laterza 2006)
- Trieste. La città dei venti di Veit Heinichen, Ami Scabar (E/O 2010)
- Trieste Selvatica di Luigi Nacci (Laterza 2019)
Quale film vedere su Trieste?
- Senilità di Mauro Bolognini – 1962
Cosa mangiare a Trieste?
- La Jota triestina è una saporita minestra a base di ingredienti poveri e di origine contadina: fagioli, carne di maiale, crauti e vari aromi. Clicca sotto per scaricare il pdf della ricetta completa!
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Lorenzo Pini