Oltre Copenaghen, cosa vedere in Danimarca? E visto che sei su Meteotrip, dove trovare posti particolarmente affascinanti dal punto di vista del paesaggio e dei fenomeni atmosferici?
Di seguito troverete alcuni spunti per un viaggio in Danimarca che non sia il classico tour di Copenaghen (pur meritevole), ma un giro alla scoperta di insenature e isole nascoste battute dai venti, un villaggio dove si incontrano due mari, un altro raggiungibile se le maree lo permettono e molto altro. Nel 2019 ho viaggiato in tutta la Danimarca per aggiornare la Guida Verde Touring Club e credetemi, la Danimarca ha molto da offrire oltre la capitale.
Isola di Møn
Un primo posto da vedere, 140 km a sudest di Copenaghen, è Møn. In questa piccola isola collegata da una strada alla terraferma (vi si arriva seguendo le indicazioni per Stege) i campi di colza fioriscono in maggio in un tappeto giallo fino a toccare le falesie di gesso di Møns Klint, l’unica, imponente, scogliera della Danimarca.

Si lascia l’auto nei pressi del GeoCenter Møns Klint, museo dedicato alla storia geologica del luogo e si prosegue a piedi nella faggeta per un sentiero che, nel punto più alto, tocca i 130 metri. Dai belvedere che ogni tanto si trovano lungo la passerella in legno si hanno vedute a strapiombo sulla falesia, bianca con sfumature rosa al mattino (è esposta ed est). La scarpata si tuffa nel blu del mar Baltico e ai suoi piedi si trova una spiaggia a falce di ghiaia scura. Vi si può scendere tramite una scalinata di 500 gradini e ammirare lo spettacolo dal basso. Møns Klint è stata un soggetto per molti pittori danesi del passato. Con la scusa di vedere la scogliera dipinta su tela fate un alto al Fuglsang Kunstmuseum, 1 ora più a sud rispetto a Møns Klint: è un museo d’arte di grande valore, immerso nella campagna.
Isola di Mandø

Un’altra isola della Danimarca con caratteristiche uniche, stavolta davvero minuscola, è quella di Mandø, nello Jutland meridionale, sulla costa ovest del Mare del Nord e non lontana dall’aeroporto di Billund. Conosciuta come “isola delle maree”, qui la particolarità consiste nel percorrere la strada sterrata di 7 km che la collega alla terraferma (la Laningsvejen), sommersa per due volte al giorno dall’alta marea.

Per arrivarci si prende come riferimento la cittadina di Ribe, dalla quale si parte non prima di aver consultato il bollettino delle maree. Viaggiare per questa strada dello Jutland dà una sensazione di libertà incredibile: l’acqua che si ritira crea un terreno paludoso ricco di specie animali, tra cui foche e innumerevoli uccelli migratori che danno vita allo spettacolare fenomeno del “sole nero”. Accade spesso al crepuscolo, quando gli stormi si levano in cielo oscurando il sole.

Insieme alle altre due isole vicine (Rømø e Fanø) e una porzione costiera della terraferma presso Ribe, l’isola di Mandø costituisce un ecosistema protetto che prende il nome di Nationalpark Vadehavet. La sede di tale parco si trova proprio all’inizio della strada che porta a Mandø e consiste in uno splendido museo, il Vadehavet Center (link qui). Se lo visiterete capirete tutto di come funzionano le maree e il loro complesso gioco che ha a che fare con la forza che il Sole e la Luna esercitano sulla Terra.
Attenzione: l’auto non è l’unica alternativa per raggiungere Mandø. Dal Vadehavet Center partono regolarmente questi speciali trattori che trainano un vero e proprio vagone. Tali mezzi non temono la marea e anzi, riescono a destreggiarsi nel fango, permettendo di raggiungere Mandø senza problemi o ansie, anche se personalmente sono stato felice di aver appreso della loro esistenza solo dopo… (guarda qui il mio video su You Tube).
Aarhus e dintorni

Seconda città della Danimarca dopo Copenaghen, Aarhus è un’ottima alternativa alla capitale per chi vuole scoprire una Danimarca diversa. Città dinamica e giovane, Aarhus è culturalmente all’avanguardia e con uno spirito popolare legato alla presenza del porto. Dista 3 ore di treno da Copenaghen e si trova sulla costa centro orientale dello Jutland. La forza di Aarhus sta nel suo essere immersa nel verde e circondata di spiagge. Sia a nord che sud della città si possono percorrere sentieri costieri a piedi o in bicicletta, sempre all’interno di fitte faggete. Per esempio, dalla zona meridionale della città un cammino lungo il mare permette di raggiungere in 8 km il Moesgaard Museum, il più importante museo etnografico della Danimarca. In una delle sue sale è conservato l’Uomo di Grauballe, una mummia in straordinario stato di conservazione risalente al 300 d.C.

Mezz’ora a nord di Aarhus (anche treno o autobus), si entra nel distretto del Djursland, una penisola collinare con grandi spiagge selvagge e villaggi con case a graticcio dal sapore antico. In particolare si può visitare, anche qui in bicicletta, il parco del Mols Bjerge, con i suoi rilievi modellati dall’erosione marittima. Dall’alto delle colline si gode di bei panorami sul Mare del Nord. Mi sono trovato qui a novembre in giornate di vento e pioggia ed è stato ancora più bello: il consiglio in questo caso è di affittare una delle case sulla spiaggia nella cittadina di Ebeltoft. L’architettura danese predilige l’accoppiata fra grandi vetrate e forme cubiche: vi sembrerà di essere dentro la tempesta, insieme ai gabbiani, ma al calduccio nel vostro appartamento.
Skagen e l’estremo nord
Il punto più a nord della Danimarca (Groenlandia esclusa) è un luogo singolare. Si tratta di poco più di una sottile striscia di sabbia protesa tra il Mare del Nord e il Baltico, un confine non solo convenzionale. I due mari infatti hanno diversa salinità e colore e il loro incontro marca una linea visibile talvolta a occhio nudo. Il punto più a nord della Danimarca si raggiunge a piedi partendo da Grenen attraverso un sentiero tra le dune di sabbia. In totale circa 3 km di passeggiata. A sud di Grenen merita una sosta Skagen, il “villaggio dei pittori”, amato dagli artisti per la sua atmosfera incantata. Qui infatti si inizia a percepire quella luce tipica del Grande Nord che accarezza le forme, in particolar modo durante i lunghi tramonti invernali. Se avete un paio d’ore visitate lo Skagens Museum, una vera perla. Custodisce una collezione di pittura danese, in particolare quella della Scuola di Skagen, ovvero di quella generazione di artisti che restò affascinata dalla forza degli elementi naturali di questo luogo e dalla vita dei marinai.
Isola di Bornholm

Quasi nessuno sa che quest’isola fa parte della Danimarca. La geografia la colloca visivamente più vicino alla Svezia, sperduta nel mar Baltico. Rocce granitiche sulla costa settentrionale, dune di sabbia su quella sud, separata dalla Polonia da soli 90 km di mare. Bornholm è perfetta per i ciclisti: una rete di strade secondarie e piste ciclabili compie il perimetro dell’isola (circa 105 km) in uno scenario spesso impervio intervallato da villaggi di case colorate e mulini a vento (che bella per esempio Gudhjem!).
A livello meteorologico Bornholm offre spunti interessanti. In inverno la neve può cadere abbondante, esposta ai freddi venti da nordest che raccolgono umidità sul Baltico, ammantando le colline interne dell’isola e regalando paesaggi magici a chi sceglie di visitare questo posto nei mesi più freddi. Sono presenti anche uno skilift e due piste di sci a Østerlars, sui pendii settentrionali alle spalle di Gudhjem. L’estate invece può essere più calda e stabile rispetto al resto della Danimarca, poiché l’isola risoluta più riparata dalle correnti atlantiche.
Come arrivare e come spostarsi in Danimarca
Chi ha intenzione di visitare le scogliere di Møns Klint e la Danimarca orientale può cercare voli dall’Italia per Copenaghen. Chi invece è diretto verso lo Jutland e le altre località citate in questo articolo può atterrare invece a Billund, nello Jutland centrale. Con un’auto a noleggio si gira tutto il Paese in 10 giorni. Ma anche con meno tempo a disposizione si coprono grandi distanze: le strade sono pianeggianti e in ottime condizioni. Anche i mezzi pubblici coprono tutto il territorio con efficacia, ma i tempi ovviamente si dilatano un po’. Capitolo a sé riguarda Bornholm: come si raggiunge? L’aeroporto è situato a Rønne e collegato quotidianamente a Copenaghen da Danish Air Transport (circa 35 minuti di volo; dat.dk). L’isola è raggiungibile anche in traghetto dal porto di Køge, 40 km a sud della capitale (circa 6 ore di traversata; faergen.dk). In alternativa ci si può imbarcare a Ystad, città svedese ben collegata a Copenaghen da treni e bus. Esistono collegamenti via mare anche con Sassnitz, in Germania, e Świnoujście, in Polonia.
Quando andare in Danimarca?
Il periodo migliore per visitare la Danimarca va da maggio a settembre, quando il sole è più frequente sulle pianure del Paese e le temperature raggiungono livelli gradevoli. Primavera e autunno sono molto ventosi e variabili, mentre l’inverno è buio, freddo e umido, ma riserva paesaggi di grande suggestione per gli amanti della luce del nord. Inoltre è proprio in inverno e durante il cattivo tempo che avrete modo di scoprire l’arte tutta danese dell’”hygge”, ovvero quella capacità di creare atmosfere intime e amichevoli all’interno delle abitazioni e dei locali, servendosi di candele, luci soffuse, libri, cuscini e bevande calde.
Se ti serve una scheda sul clima della Danimarca a portata di smartphone, salvati l’immagine sotto.
Photogallery di questo itinerario
Lorenzo Pini