
266 pagine in formato tascabile, una copertina che invita a sognare, 10 racconti ambientati nel mondo Artico, dalla Groenlandia alla Lapponia, dall’Islanda al Canada.

“Racconti dal Grande Nord” (Polaris, 2019) รจ il nuovo libro di Marco Grippa, giร autore di โPamir Expressโ (Polaris, 2017).
Leggendo questo libro si apprezza, oltre alla capacitร narrativa dell’autore, una grande sensibilitร verso i fenomeni meteorologici e climatici. Partendo da questo aspetto, Marco Grippa ci parla della sua esperienza di viaggiatore e delle situazioni piรน difficili e affascinanti che si รจ trovato ad affrontare nel Grande Nord.
Ciao Marco e benvenuto su Meteotrip.it. Qual รจ la scintilla che ha fatto scattare la tua inesauribile curiositร per lโaltrove?
- La scintilla sono stati i primi viaggi, la felicitร di trovarmi con lo zaino in spalla e di avere del tempo libero senza nessun programma. In poche parole, la sensazione di libertร .

Guardando ai tuoi viaggi, ci si accorge come spesso siano diretti in luoghi non convenzionali, che quasi non esistono nei circuiti comuni. Come nasce lโidea di andare in luoghi del mondo come la Kamchatka o lโartico canadese?
- Dopo che ho visitato la Groenlandia e gli altri paesi nordici, ho cercato di immergermi sempre di piรน nella natura piรน selvaggia e remota. La Kamchatka va anche oltre quello che uno puรฒ immaginarsi. ร una natura selvaggia e incontaminata, in gran parte disabitata. Un viaggio duro perchรฉ piove tantissimo, ma alla fine ti lascia dei ricordi profondi. Il Canada invece รจ un territorio vastissimo, e il turismo si concentra nella maggior parte sulle Rocky Mountains. Io volevo invece immergermi ancora una volta nella natura piรน pura, e correre attraverso lo Yukon e i Territori del Nord Ovest era il viaggio perfetto: migliaia di chilometri di foreste, laghi, fiumi e montagne.
Nel capitolo 6 ci racconti di una spedizione invernale in Lapponia e attraversi per giorni neve e nientโaltro che neve. Come ci si prepara a unโavventura del genere, sia psicologicamente che fisicamente? E cosa ti lascia dopo?
- Io non sono un super atleta. Ci vogliono solo buone gambe, per cui ci si prepara allenandosi correndo e andando in montagna. Psicologicamente non cโรจ una preparazione, perchรฉ ci si rende conto dellโambiente solo quando ci si trova immersi dentro. La cosa bella รจ che se per il corpo รจ un viaggio molto faticoso, per la mente รจ rilassante. Il silenzio ovattato della neve, per una settimana intera, lontano da ogni rumore e odore del mondo moderno, porta la mente in uno stato particolare. Ti lascia una sensazione di grande pace, e quella connessione che stabilisci con la natura te la porti dentro. Lโultimo giorno, quando il cammino รจ finito, volevo tutto tranne che dovere salire su un mezzo a motore per tornare nella civiltร . Sarei voluto rimanere in quella foresta ghiacciata con la mia slitta e la mia tenda.

Hai girato tutto il mondo nelle piรน disparate condizioni atmosferiche: quali sono gli eventi meteo piรน estremi a cui hai assistito?
- Un temporale di cavallette in Madagascar direi, con il cielo che si รจ quasi oscurato. Ma non so se vale. Forse allora direi i temporali in Canada, perchรฉ mi sono trovato in mezzo a fenomeni estremi, con fulmini e arcobaleni, mentre io ero in uno squarcio di sole. E la cosa incredibile che la stessa scena si รจ ripetuta due volte nel giro di poco tempo.
Tra tutte le culture che hai incontrato, ne esiste una particolarmente legata, nei riti e nelle tradizioni, al clima?
- In generale nel grande nord la gente vive per forza di cose condizionata dalle stagioni. Al tropico la luce รจ sempre la stessa, la temperatura simile, al piรน cโรจ la stagione secca e quella delle piogge. Piรน si va verso il polo, piรน il clima influenza la vita delle persone.

Uno dei concetti fondamentali di Meteotrip รจ che il viaggio possa essere mosso e ispirato dalla ricerca di condizioni meteo particolari, grazie alle quali si puรฒ vivere unโesperienza piรน profondamente legata al luogo. Quanto conta per te questo aspetto?
- Nei primi viaggi non ci pensavo, cercavo solo di viaggiare con la โbellaโ stagione. Poi, nei viaggi nella natura, mi sono reso conto che spesso le condizioni metereologiche sono parte stessa dellโesperienza di viaggio. Ad esempio, nelle avventure invernali, ho cercato il freddo e la neve, il momento quando la galaverna raggiunge il massimo sulle colline della Lapponia. Nel grande nord, che tu lo voglia o no, il meteo influenza tutto il viaggio.
In Racconti dal Grande Nord, nel viaggio in Canada, decidete di continuare su una strada pericolosa e con poca benzina. Sana incoscienza, fiducia nel prossimo o istinto avventuroso del viaggiatore?
- La natura รจ in genere meno pericolosa dellโuomo. Ho seguito una conferenza di una guardia forestale che diceva che, camminando nel bosco la notte, ha avuto paura solo una volta, nel momento in cui ha creduto che il rumore che sentiva fossero i passi di un altro uomo. Nei viaggi in mezzo alla natura ci si sente molto piรน sicuri che in tanti posti creati a misura per lโuomo. Decidere di continuare รจ stata una scelta naturale.

Mi ha colpito la tua capacitร di improvvisazione ed elasticitร nei confronti dellโimprevisto. Ti capita spesso di cambiare il piano iniziale del tuo viaggio?
- Sรฌ, รจ quello che cerco nei miei viaggi, potere improvvisare e cambiare programma. Sapere giร tutto quello che faccio sarebbe come vivere unโaltra routine. Ne abbiamo giร troppe nella vita di tutti i giorni.
Lโargomento โclimaโ e riscaldamento globale รจ divenuto improvvisamente attuale: visto che hai girato i quattro angoli del mondo, hai toccato con mano lโimpatto del global warming sulle popolazioni? Se sรฌ, dove maggiormente?
- Sulle popolazioni non ancora. Perรฒ ho visto le foreste del Canada incenerire, in maniera molto peggiore che in passato, per via delle temperature piรน alte e del clima piรน secco. ร impressionante pensare a quello che puรฒ succedere se improvvisamente alcuni equilibri dovessero rompersi e correre verso altri equilibri molto diversi da quelli in cui viviamo ora.

Quanto tempo resisti senza viaggiare e quale sarร la tua prossima meta?
- In realtร non vivo per viaggiare. Ci sono anche le piccole soddisfazioni quotidiane e le altre passioni che si coltivano. Viaggiare perรฒ rimane una delle mie soddisfazioni. La prossima avventura vorrebbe essere la traversata invernale del Mar Baltico ghiacciato, con sci e tenda, di una settimana. Devo perรฒ trovare compagni di viaggio per organizzare la logistica. E al momento non ho trovato ancora nessuno!

Prosegui il viaggio sul sito dell’autore:
Tutte le foto pubblicate sono di proprietร di ยฉMarco Grippa